IL BORGO
Il borgo di Mairano ha antiche origini che lo caratterizzano, anche se è da sempre associato all’odierna città di Casteggio. Nel 222 a.C. fu punto di interesse dei Romani per la sua posizione strategica.
Si hanno infatti testimonianze della presenza romana grazie alla lapide funeraria di Sesto Curio, rinvenuta presso la valle del Rio S.Zeno, e da altri reperti rinvenuti intorno al 1900.
Nel 972 si hanno i primi documenti scritti, a proposito del matrimonio tra Ottone II e Teofania, figlia dell’imperatore d’oriente. Il Borgo veniva quindi donato al Monastero di S.Maria di Pavia (detto poi delle Cacce), al quale rimarrà legato fino al XVIII.
Solo dopo l’invasione napoleonica si ha una svolta: i beni furono confiscati a causa della soppressione degli enti religiosi e venduti a privati.
Mairano divenne così un borgo residenziale.
Tra i proprietari più importanti figura Giovanni Ubaldo Dapino, acquirente dei beni delle monache.
Fu lui a far ricostruire per intero i vecchi caseggiati, all’imbocco dell’attuale via Castel del Lupo, da cui si avrà l’attuale villa Bussolera, una volta chiamata Villa Marina. Ubaldo Dapino, al quale si può attribuire la costruzione del primo nucleo di Villa Bussolera, era un appassionato di scienze agrarie e intendeva realizzare una sorta di azienda agricola d’avanguardia. Nel 1830 venne acquistata da Camillo e mantenuta poi dal figlio Emilio Marozzi, noto cospiratore mazziniano (si dice che durante l’insurrezione del 1848 ospitò nella villa Mazzini stesso).
Nel 1954 la proprietà venne infine acquistata dall’avvocato Fernando Bussolera, prestigiosa figura di gentiluomo di campagna legatissimo al natio Oltrepò, insignito di medaglia d’argento al valor militare per l’eroico comportamento tenuto nella leggendaria carica del Savoia Cavalleria a Isbuscenskij.
La villa, dal 1998, è sede della “Fondazione Bussolera Branca”, che per volere testamentario dell’avvocato si prefigge, tra l’altro, la promozione dello sviluppo e della diffusione di scienza, tecnologia e formazione professionale nell’ambito dell’agricoltura lombarda.